Cos’è il cancro
Non si può parlare di un’unica malattia chiamata cancro, ma di diversi tipi di malattie, che hanno cause diverse e distinte, che colpiscono organi e tessuti differenti, che richiedono quindi esami diagnostici e soluzioni terapeutiche particolari. Esistono tuttavia alcune caratteristiche che accomunano tutti i tumori, e che consentono di tentare una risposta valida per tutte le forme della malattia: si potrebbe dire che, ad un certo punto, una cellula dell’organismo “impazzisce” – perde alcune sue proprietà, ne acquisisce altre – e comincia a moltiplicarsi al di fuori di ogni regola.
Quali sono le cause
- Il crescere delle probabilità di ammalarsi, cresce con l’età ma, fortunatamente, non basta un singolo danno ai meccanismi di regolazione cellulare perché si sviluppi un tumore, ma ce ne vogliono molti e in posti diversi della cellula.
- Sembra ormai chiaro che le neoplasie insorgono generalmente per l’accumulo di una serie di danni a livello di geni di una singola cellula. Le alterazioni funzionali dei geni che trasformano una cellula normale in una neoplastica insorgono nel corso dell’esistenza attraverso interazioni complesse tra gli effetti degli agenti cancerogeni e la suscettibilità individuale a queste sostanze.
- Molte sostanze comunque sono contenute nell’ambiente in concentrazioni molto basse rispetto a quelle a cui sono esposti i lavoratori che le producono o che le applicano, ma non è ancora stata determinata una dose al di sotto della quale non vi sia rischio. L’educazione deve coinvolgere quindi non solo lo stile di vita individuale (fumo, alcol, alimentazione) ma anche l’ambiente in cui viviamo, impegnando gli operatori ad approfondire l’argomento facendone oggetto di discussione ai vari livelli.
I numeri del cancro in Italia
- Ogni anno in Italia muoiono ancora di cancro 177.000 persone; un uomo su 3 e una donna su 4 svilupperanno una patologia oncologica nel corso della vita.
Ma la buona notizia è che sono sempre più numerosi gli italiani che vivono dopo una diagnosi di tumore. - Oggi sono quasi 3 milioni gli italiani che vivono dopo una diagnosi di tumore: questo sottolinea l’efficienza del nostro sistema di cura, supportato dalla ricerca e dalla pratica scientifica, ma soprattutto definisce il successo delle imponenti campagne di prevenzionee degli interventi di diagnosi precoce avviati dalla sanità pubblica e dall’opera capillare di sensibilizzazione ed educazione delle numerose associazioni nate nel corso del secolo scorso, tra cui la Lega è la prima in ordine di tempo. Perché ieri come oggi, accanto alla terapia e allo studio delle nuove cure, la diagnosi precoce insieme alla prevenzione rappresentano le vere armi efficaci nella lotta contro i tumori.
Come si previene
- La prevenzione, cioè l’adozione di stili di vita salutari, e la diagnosi precoce, cioè la prevenzione secondaria, rivestono un ruolo fondamentale nella lotta contro i tumori.
- Fare prevenzione significa mettere in pratica, nella vita di tutti i giorni, comportamenti semplici come non fumare, limitare l’assunzione di alcolici, mangiare sano e fare attività fisica.
- Oltre a questo è consigliabile, a seconda di età, sesso e storia individuale, sottoporsi a visite ed esami. Per alcuni tipi di tumore effettuare una diagnosi precoce aumenta la possibilità di guarigione: attraverso i controlli preventivi periodici si può infatti individuare la malattia nella fase iniziale e intervenire in maniera tempestiva.